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Esalazioni

C'è odore di zolfo nell'aria,
fuoriesce da lenzuoli
di troppa pazienza,
che coprono sfregi
ancora da rimarginare.
Lenzuoli sudici,
lisi,
stracciati,
covano ferite in suppurazione
che la dignità cancellano,
intanto che l'impotenza di reagire
tronca gli arti alla corsa.
C'è fetore di marcio nell'aria,
invade i colori dell'arcobaleno
e lascia il tempo senza ore,
così che il sole muoia
dietro crinali d'infamia.
Basterebbe una pioggia
a lavare lo sdegno,
assennata,
generosa,
che ridoni il verde all'erba
sotto il sole risorto,
che riporti profumo di speranza,
prima che l'odore di zolfo
diventi concretezza.

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