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Recensioni

Recensione  di Antonio Odone

Per chi è stato abituato a leggere le poesie in rima e, in ogni caso, in metrica ben precisa e regolare, il primo incontro con il libro di Nadia Consani: "Pensieri dipinti in versi", può risultare difficile e anche non sufficientemente gratificante, quasi che da esso non si riuscisse a ottenere quello che ci aspetta dalla poesia. Eppure una delle prime sorprese che i versi della Consani ci riservano, è quella della voglia, del desiderio di rileggerli e ripensarli dopo la prima impegnativa lettura. E non è forse questo un segno manifesto che ci troviamo di fronte alla vera e sostanziosa poesia? Perché un testo in versi, ben regolari nella loro metrica ed eventualmente impreziositi con la rima, il quale, una volta letto e capito, non desti più il desiderio di rileggerlo e di rivisitarlo denuncia da sé la propria povertà, in altre parole, la mancanza di vera ispirazione, cosa che per nulla succede con i versi della Consani. E così si ottiene questo primo risultato dalla lettura di questi versi, e cioè che ci si rende concretamente conto che non sono metrica e rima che qualificano un testo come poesia, ma è qualcosa d'altro, proprio quell'altro che percepiamo e gustiamo nei "Pensieri dipinti in versi" dell'Autrice.

Ho parlato di lettura impegnativa perché anche sotto un altro aspetto le poesie della Consani si differenziano da quelle che di solito e tradizionalmente abbiamo letto e studiato quando a scuola ci veniva esposta la letteratura italiana. In verità il pensiero, il significato, complessivo e nelle singole espressioni, delle poesie della Consani è decisamente arduo al punto da apparire all'inizio anche tendenzialmente oscuro. Eppure l'Autrice usa un linguaggio per nulla elaborato e ricercato, le sue parole sono quelle che anche noi usiamo quotidianamente. Ma questa difficoltà a entrare nei messaggi e significati di questi "Pensieri dipinti in versi" non dipende da un qualche possibile difetto di comunicazione, bensì è dovuta alla ricchezza straordinaria e alla profondità di ciò che ci è proposto e disegnato davanti agli occhi, alla mente, al cuore...

Il libro della Consani è, dunque, un'opera che si desidera tenere sul proprio tavolo, pronto per essere rivisitato e gustato, perché dia quei gusti, quei piaceri che la vera poesia sa dare.
E tutto quanto ho scritto, lo dico per esperienza personale, io che ho sempre questo libro a portata di mano. Esso è generoso, molto generoso con coloro che amano la poesia.»

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